14/04/2022

Livelli di guida autonoma: a che punto siamo?

La missione di SHARE NOW è quella di contribuire ad una maggiore vivibilità delle realtà urbane. Il car sharing si rivela un sistema efficace nel ridurre la congestione stradale ma cosa possiamo dire della guida autonoma? Quanto siamo vicini a poter fare un viaggio con guida completamente autonoma nelle nostre città?

"Sarei stupito se non riuscissimo a rendere la guida autonoma più sicura di quella manuale entro la fine di quest'anno." Così annunciava Elon Musk nella sua Tesla Q4 2021 Earnings Call, riferendosi al 2022. Elon Musk ci ha spesso abituati a queste parole e lo ha fatto ormai per almeno una decade. Eppure il fondatore della Tesla è pienamente consapevole delle sfide che la guida autonoma deve ancora affrontare.
Da un punto di vista meccanico, l'hardware per le auto a guida autonoma esiste da tempo e anche il software è ormai una realtà.

Tuttavia sappiamo bene che, quando qualcosa va storto in un qualsiasi software come quello del nostro smartphone, semplicemente il dispositivo si blocca. Quando, però, qualcosa non funziona come dovrebbe nel software di un veicolo a guida autonoma, la portata delle conseguenze è di gran lunga superiore.

Per avere una panoramica più dettagliata sul percorso in atto verso una guida sicura e completamente autonoma, diamo un'occhiata ai livelli di autonomia finora raggiunti. I livelli di guida autonoma sono stabiliti dalla classifica SAE. Pubblicata nel 2014, la classifica prevede 6 livelli standard che spaziano dai sistemi completamente manuali a quelli a guida autonoma integrata. A quale livello siamo ad oggi?

blog-self-driving-cars-media-cards-0-image
Livello 0: vecchio stile

Il primo livello dello standard SAE riflette in buona sostanza la guida che conosciamo da decadi. Questo non significa necessariamente assenza totale di elementi di automazione. Sistemi di allarme, sensori di parcheggio, strumenti di monitoraggio della pressione degli pneumatici..tutti questi particolari rientrano in questa categoria. In poche parole, non c’è un vero intervento automatico da parte di un computer - il pilota ha il controllo su ogni movimento del veicolo.

share-now-infleeting-peugeot208-3-it ID 8885
Livello 1: quando le mani stanno sul volante

Con il livello 1 entriamo nel territorio delle auto a guida autonoma. Al livello 1 degli standard SAE, il conducente e il sistema automatizzato condividono il controllo del veicolo. Questo include il controllo della velocità, che pochi considererebbero high-tech al giorno d'oggi, ma anche sistemi di parcheggio automatizzati e frenata d'emergenza automatica. L'Advanced Lane Keeping Assistance e il Road Edge Detection sulla Peugeot 208 nella flotta SHARE NOW sono esempi di automazione di livello 1.

blog-self-driving-cars-media-cards-2-image
Livello 2: quando la guida è a mani libere

È con il livello 2 che il futuro comincia a farsi largo. Con questo livello di automazione, il sistema di guida autonoma prende il pieno controllo del veicolo in fase di accelerazione, frenata e sterzata. Questo non toglie che il conducente debba essere pronto a intervenire immediatamente in qualsiasi momento. L'Autopilot di Tesla è forse l'esempio più famoso di di livello 2. Lanciato nell'ottobre 2015, Autopilot ha subito diversi aggiornamenti e ad oggi il suo utilizzo su strada pubblica è legale in diversi Stati americani.

© Image: Roberto Nickson / Unsplash

blog-self-driving-cars-media-cards-3-image
Livello 3: quando il tuo sguardo spazia senza limiti

Al livello 3, il conducente può tranquillamente distogliere la sua attenzione dalla strada. Guardare un film mentre "guidi" non sarà più un sogno. Mercedes-Benz - con il suo Drive Pilot - è diventata la prima casa automobilistica ad ottenere la certificazione internazionale per un sistema di livello 3 alla fine del 2021. La differenza chiave tra il Drive Pilot e l'Autopilot è la responsabilità. Una volta che si inserisce il Drive Pilot, non si è più legalmente responsabili del funzionamento dell'auto fino a quando il sistema non viene disinserito. Si è verificato un incidente? La responsabilità ricade su Mercedes. L'uso del Drive Pilot è già stato approvato su tutte le autostrade tedesche.

© Image: Samuele Errico Piccarini / Unsplash

blog-self-driving-cars-media-cards-4-image
Livello 4: quando la mente viaggia senza confini

Con il livello 3, i conducenti sono tenuti a intervenire entro un certo periodo di tempo (indicato dalla casa produttrice) qualora il sistema lo richieda. Salendo al livello 4, non è richiesta alcuna attenzione da parte del guidatore. In questo caso farsi una dormita al volante diventa una reale possibilità. Tuttavia c’è un limite da tenere a mente. La guida autonoma di livello 4 è ristretta ad aree piuttosto limitate. Può aiutarti ad immaginare questo quadro futuristico pensare ai robot di consegna di Starship o Amazon o ai robotaxi in giro per un grande campus privato.

© Image: Bill Nino / Unsplash

blog-self-driving-cars-media-cards-5-image
Livello 5: quando il volante è un optional

Infine, saliamo in vetta alla classifica con il livello 5 di guida autonoma. In questo stadio, non è richiesto alcun intervento umano. Tale è il livello di automazione che il volante stesso è considerato un optional. I sistemi di livello 5 possono operare in tutte le condizioni stradali e ambientali. Esempi di un sistema di livello 5 rimangono ipotetici in questa fase, ma è possibile immaginare camion autonomi che consegnano merci pesanti, taxi senza conducente che attraversano intere città o persino aeromobili senza pilota in volo. È il caso di dire: solo il cielo è il limite!

© Image: Alessio Lin / Unsplash

Uno dei passaggi chiave nel viaggio delle auto a guida autonoma è rappresentato dal salto dal livello 2 al livello 3. Questo è il punto in cui i conducenti passano dal dover essere pienamente responsabili e consapevoli di ciò che li circonda all'essere autorizzati a prendersi qualche distrazione. Ed è proprio qui che entrano in gioco le implicazioni di carattere legale, connesse alla guida autonoma. Sistemi come il Full Self Driving (FSD) di Tesla - attualmente disponibile su strade pubbliche solo per dipendenti e tester selezionati - sono tecnicamente in grado di raggiungere il livello 3, ma non hanno ancora superato i numerosi ostacoli legali, come invece ha fatto il Drive Pilot della Mercedes. Drive Pilot non è ancora disponibile per il grande pubblico, ma quando sarà rilasciato, marcherà un momento storico, rendendo possibile il vero balzo in avanti dal livello 2 al livello 3 e segnando un enorme passo verso il futuro delle auto a guida autonoma.

David McCourt

David McCourt

Sr. Editorial Content Strategist

"Avere di meno e condividere di più."

Questa è la missione di David: migliorare la qualità della vita nelle città ricorrendo a moderne soluzioni di mobilità.